Gli "Amici di Anna" sono laici, uomini e donne che si sentono chiamati a vivere gli impegni battesimali comuni ad ogni cristiano,
improntando la vita di preghiera, la formazione spirituale e la vita di azione secondo la
spiritualità ed il carisma della Congregazione delle Piccole Serve, che consiste
nel modellare la propria esistenza a immagine del Sacro Cuore di Gesù per poter essere efficaci testimoni del suo amore
misericordioso verso i malati ed i sofferenti.
Si propongono di:
- vivere concretamente la misericordia cristiana verso i malati, i diversamente abili, i poveri, gli ultimi ed in genere
tutti coloro che soffrono e sono icona di Gesù crocifisso;
- testimoniare e sensibilizzare nell'ambito familiare, lavorativo, parrocchiale, sociale in genere e particolarmente tra i
giovani, la necessità di un'alta considerazione del malato e del sofferente, al fine di sostenere i principi dell'etica naturale
in genere, cristiana in specie, e promuovere la cultura ed il rispetto della persona e della vita in tutte le sue forme e condizione;
- approfondire e attualizzare il carisma della Congregazione collaborando con le Piccole Serve nel promuovere e sostenere progetti di
umanizzazione nel servizio ai malati e nelle iniziative missionarie;
- di collaborare con le altre attività di apostolato presenti a livello diocesano e finalizzate alla cura dei sofferenti.
I compagni di viaggio in questo percorso sono:
- l'ascolto della Parola di Dio "sorgente di ogni spiritualità" alimento della vita per il cammino quotidiano in Dio e
nella comunione fraterna;
- la preghiera secondo la spiritualità di Madre Michelotti
;
- la formazione per conoscere la figura, il carisma e la spiritualità della beata Madre Fondatrice;
- la gratuità per vivere e testimoniare nei vari ambienti lo spirito evangelico del libero e disinteressato "donarsi".
"Essendo l'indole dell nostra Congregazione eminentemente
apostolica,
e considerata la complementarietà dei doni dello
Spirito
che soffia nel popolo di Dio dispensando in ogni ordine
e stato di vita grazie speciali,
ci proponiamo di essere pieno
fermento di comunione missionaria nella Chiesa universale
mediante un'irradiazione di operosa spiritualità anche aldilà delle
frontiere dell'Istituto,
presso i fedeli laici chiamati dallo
Spirito a partecipare del nostro carisma
in forza della loro
corresponsabilità alla vita e missione della Chiesa;
con essi
pertanto cooperiamo condividendo comunionalmente
il nostro
carisma, la nostra spiritualità, gli ideali globali, le prospettive
ed eventualmente anche l'apostolato al servizio dei malati e
sofferenti"
(dal Direttorio dell'Istituto - art.16).